Guida visitare Pisa

Pisa, identificata con Campo dei Miracoli, offre una bellezza sfolgorante e unica, una delle più nobili città d'arte italiane per monumenti, per complessità del tessuto viario, per importanza delle sue raccolte museali.

Una bellezza sfolgorante e unica quella di Pisa, città che tiene vivo nei secoli il ricordo di un grandioso passato. Pisa è identificata con la sua "Piazza dei Miracoli", ma il viaggiatore più attento che riesce a vedere oltre alla magica atmosfera del maestoso e unico complesso monumentale, scoprirà la straordinaria ricchezza di una delle più nobili città d’arte italiane. I monumenti , le chiese, la complessità del suo centro storico, le vastissime raccolte museali, testimoniano il suo passato di Repubblica Marinara, Pisa padrona del Mediterraneo fino alla sconfitta alla Meloria nel 1284. Gli stessi fiorentini nel lontano 1406 dovettero riconoscere l’unicità della città conquistata, attribuendole il ruolo di regina degli Studi. Ancora oggi l’Ateneo e la vita studentesca fanno di Pisa una città allegramente giovane ed animata. Alberghi, ristoranti, osterie con i tipici piatti della tradizione pisana e toscana, accolgono con cortesia e riguardo i milioni di turisti che ogni anno visitano la città. A completare l’offerta turistica pisana, i suoi dintorni di straordinaria bellezza : l’entroterra, i suoi monti, le sue terme, la fascia costiera e i suoi scenari naturali incontaminati. Pisa da vedere, da scoprire, da amare.
Guida su Pisa da non perdere

    Piazza del Duomo (campo dei miracoli)
    Duomo di Pisa
    Battistero
    La torre di Pisa
    Camposanto
    Piazza dei Cavalieri
    Chiesa di S.Caterina d'Alessandria
    Chiesa di San Francesco
    Chiesa San Michele in Borgo
    La riva sinistra dell'Arno
    Chiesa Santa Maria della Spina
    Chiesa S.Paolo a Ripa d'Arno
    Chiesa Santo Sepolcro
    Chiesa di San Martino
    Musei a Pisa
    Museo delle Sinopie
    Museo dell'opera del Duomo
    Museo nazionale di San Matteo
    Museo nazionale di Palazzo Reale
    Certosa di Pisa

Piazza del Duomo (Campo dei miracoli)
Campo dei Miracoli

La Piazza del Duomo di Pisa, universalmente conosciuta con il nome di Campo dei Miracoli, rappresenta il centro artistico e turistico più importante della città.
La Cattedrale, il Battistero, il Camposanto monumentale e la Torre pendente costituiscono il centro della vita religiosa cittadina e sono stati definiti da Gabriele d'Annunzio, proprio per la loro bellezza e originalità, “miracoli”. Nel 1987 la Piazza è stata riconosciuta dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità. La Piazza ha assunto l'aspetto definitivo solo nel XIX secolo, soprattutto grazie al lavoro dell'architetto Alessandro Gherardesca, che si interessò al restauro dei celebri monumenti.

Interno del Duomo
Duomo di Pisa

Il cuore del complesso artistico di Campo dei Miracoli è il Duomo, splendida cattedrale marmorea dedicata a Santa Maria Assunta.
Iniziato nel 1063-1064 dall’architetto Buscheto e consacrato nel 1118 da Papa Gelasio II , è un edificio a croce latina a cinque navate. Le sue imponenti dimensioni (lunga 100 metri e alta 36 metri) testimoniano la volontà di concepire la cattedrale come emblema dell’importanza socio-politica della città. Essa presenta una facciata in marmo grigio e bianco con decorazioni e inserti in marmo colorato, su cui spicca la monumentale porta bronzea con Scene del Nuovo Testamento magistralmente impresse dallo scultore Bonanno Pisano. L’interno, realizzato con marmo bianco e nero, presenta un soffitto a cassettoni seicenteschi, in legno dorato e dipinto.

Battistero
Battistero

Il Battistero s'innalza di fronte alla facciata ovest del Duomo e subentra ad un precedente battistero, più piccolo, situato in origine a nord della Cattedrale.
Dedicato al Battista, il battistero presenta internamente un’insolita cupola troncoconica che copre solo il giro interno di pilastri. La circonferenza di 107,25 m ne fa il più grande battistero d’Italia e del mondo.

Torre di Pisa
Campanile (torre di Pisa)

La Torre, il campanile pendente più famoso al mondo, fu iniziata nel 1173 e cominciò a inclinarsi di lato nel 1274, prima che fosse completato il terzo ordine. L'inclinazione è dovuta al suolo di limo sabbioso su cui poggiano le fondazioni, profonde appena tre metri.
Nel corso degli anni ’90 del secolo scorso, sono stati realizzati dei lavori di consolidamento che hanno ridotto la pendenza di circa 40 centimetri. Ciò ha consentito la riapertura del monumento al pubblico, seppure con modalità di accesso più limitate rispetto al passato.

Camposanto

Una leggenda narra che il Camposanto monumentale sia stato eretto intorno ad uno strato di terra portato per mare dalla Terransanta a Pisa dopo la Seconda Crociata (XII secolo).
La struttura è quella di un chiostro rettangolare in stile gotico fiorito. Ad oggi sono in corso i lavori di restauro iniziati subito dopo la Seconda Guerra Mondiale : un colpo di artiglieria aveva causato la fusione e colatura del tetto in piombo lungo le mura perimetrali ricche di meravigliosi affreschi. Al momento del loro distacco dalle pareti, sono stati rinvenuti i disegni preparatori oggi esposti al Museo delle Sinopie situato sul lato sud della Piazza, nell'antico ospedale del XIII secolo.

Il centro mediceo

Piazza dei Cavalieri

Dopo Piazza del Duomo, Piazza dei Cavalieri è la piazza più famosa della città. L’attuale configurazione fu ideata da Giorgio Vasari che rielaborò in chiave manieristica i preesistenti edifici medievali. La piazza si trasformò così da simbolo della Repubblica Pisana a emblema del potere mediceo rappresentato dall’Ordine dei Cavalieri di S. Stefano fondato da Cosimo I per la difesa dagli attacchi dei turchi. A partire dal 1562 il palazzo degli Anziani del Popolo di Pisa divenne il Palazzo dei Cavalieri inglobando la Torre Civica e coprendosi di intonaci e graffiti. L’edificio è oggi sede della Scuola Normale Superiore istituita da Napoleone nel 1810. A destra si trova la Chiesa di S. Stefano dei Cavalieri, iniziata nel 1565 e conclusa nel ‘600. Trattasi di edificio a una navata con soffitto in legno intagliato. All’interno si trovano trofei sottratti ai turchi e decorazioni lignee di galere seicentesche. Di rilievo sono le due grandi acquasantiere in marmo e la Lapidazione di S. Stefano (1571), opere del Vasari e la Natività del Bronzino (1564) del secondo altare sinistro. Il Palazzo dell’Orologio del 1607, costruito in origine come infermeria dei Cavalieri, è un’elaborazione, sempre del Vasari, ottenuta congiungendo le due torri preesistenti con un cavalcavia. Quella di destra è nota come torre del Conte Ugolino della Gherardesca, morto per fame con i suoi figli e nipoti. La tragedia è eternata nel XXXIII canto dell’inferno dantesco.

Chiesa S.Caterina
Chiesa di Santa Caterina

La Chiesa di Santa Caterina si trova nel centro storico di Pisa. Fu costruita dai Dominicani tra il 1251 ed il 1300 e costituiva il centro culturale medievale di tutto il territorio pisano. La facciata all’esterno è in marmo bianco in stile romanico-gotico pisano, con arcate e fasce bicolori. Al centro spicca un rosone del 1325 circondato da figure di Santi in rilievo. La Chiesa ha una pianta a croce latina a navata unica e presenta un antichissimo soffitto in legno. In essa sono conservate numerose opere di scultori pisani. Sicuramente degne di menzione sono il monumento funebre dedicato a Gherardo Compagni del XVI secolo, la tavola raffigurante San Tommaso d’Aquino di Francesco Traini, il monumento sepolcrale del vescovo pisano Simone Saltarelli e le statue del XIV secolo collocate sull’altare maggiore, tutte opere di Nino Pisano.

Chiesa S.Francesco
Chiesa di S.Francesco

Si trova menzione della Chiesa di San Francesco dal 1233. Contigua ad un convento di Francescani, fu voluta dall’Arcivescovo Federico Visconti nel 1261. Le Cappelle private al suo interno contenevano antichi sepolcri appartenenti a nobili famiglie pisane. Le cappelle erano state costruite dalle famiglie che esercitavano diritto di patronato sulla Chiesa e sugli arredi sacri mentre i Francescani si limitavano al solo esercizio del culto. L’esito architettonico è segnato soprattutto dall’intervento del pisano Giovanni di Simone (1265-70) che ne diresse i lavori conclusi nella prima metà del’300 ad eccezione della facciata in marmo del 1603. Degno di nota è il campanile in cotto che poggia, all’interno della chiesa su due sole pareti perimetrali. L’interno, ristrutturato nel 1600, contiene grandi tele dell’Empoli, del Passignano, di Santi di Tito. Nel transetto affreschi di Taddeo Gaddi (1342-45), Galileo Chini e pala in marmo con Madonna e Santi di Tommaso Pisano (seconda metà del XIV secolo). Nella sagrestia, piccola cappella affrescata dal senese Taddeo di Bartolo (1397) e alle pareti sinopie degli affreschi della Sala capitolare di Niccolò Pietro Gerini.

S.Michele in Borgo
Chiesa di San Michele in Borgo

La chiesa, risalente al XI secolo ma ampliata e trasformata nel 1300, è un esempio fondamentale del passaggio dal romanico allo stile gotico pisano. Sulla facciata, nella parte superiore, le loggette a ogiva sono riccamente decorate da archetti e testine scolpite da artisti vicini a Giovanni Pisano. Sulla parte inferiore si aprono tre ingressi : sopra a quello centrale rimangono tracce di scritte goliardiche in occasione dell’elezione del nuovo rettore dell’Università nel 1558. L’interno è diviso in tre navate : lungo la navata settentrionale si trova un crocifisso marmoreo opera di Nino Pisano (XIV secolo). Nella chiesa erano inoltre collocati cinque sarcofagi trasferiti al Camposanto di Piazza dei Miracoli e altre decorazioni che oggi si trovano al Museo Nazionale di San Matteo.

La riva sinistra dell'Arno

S.Maria della Spina
Chiesa di Santa Maria della Spina

Rappresenta uno dei maggiori complessi decorativi del Trecento italiano. Il nome deriva dalla spina della corona di Cristo che un mercante pisano, al ritorno dalla Terrasanta, collocò al suo interno. La chiesa, realizzata a partire dal 1323, è frutto dell’ampliamento di un precedente oratorio che all’epoca sorgeva sulla riva destra dell’Arno. A causa delle frequenti alluvioni del fiume, la chiesa fu smontata e trasferita nell’Ottocento sull’attuale Lungarno Gambacorti. Completamente in marmo, il piccolo edificio presenta due portali sormontati da due archi e due timpani che dividono la facciata in due parti perfettamente simmetriche. Sul tabernacolo al centro poggia la copia della Madonna con Bambino opera di Giovanni Pisano (l’originale è esposto al Museo di San Matteo). La copertura presenta uno straordinario complesso di guglie, cuspidi, pinnacoli ed edicole riferibili a seguaci della bottega dei Pisano. A fronte della ricchezza e ricercatezza decorativa esterna, la chiesa presenta un interno piuttosto spoglio. Gran parte del suo arredo è andato perduto e il rimanente è stato spostato al Museo di San Matteo e nella chiesa di Santa Chiara. L’ edificio ospita al suo interno un’altra Madonna con Bambino di Andrea e Nino Pisano nota come Madonna della Rosa, realizzata tra il 1345 e il 1348. Essa conserva in parte la colorazione originaria ed è considerata uno degli esempi più significativi della scultura gotica.

S.Paolo a Ripa d'Arno
Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno

La Chiesa di S. Paolo presenta similitudini evidenti con l’architettura del Duomo: Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi di restauro e ampliamenti fino a diventare uno dei più significativi monumenti in stile romanico di tutta Italia. La facciata in marmo bianco è stata completata da Giovanni Pisano nel corso del XIV secolo ed è caratterizzata da archi ciechi, tre ordini di logge, tarsie marmoree, lesene e cornici magistralmente scolpite. L’interno ha subito importanti interventi di restauro dopo i bombardamenti dell’ultima guerra. Presenta una pianta basilicale a tre navate con cupola ribassata e abside semicircolare : gli archi sono lievemente a sesto acuto e poggiano su colonne di granito dell’Elba con capitelli tributo di maestri lombardi. Si possono ammirare affreschi di Bonamico Buffalmacco (1330-1340) e sul transetto sinistro Madonna e quattro Santi di Turino Vanni. Degna di menzione la Cappella duecentesca di Sant’Agata, situata dietro l’abside, a pianta ottagonale e cupola a piramide. Le decorazioni della Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno hanno visto la partecipazioni di artisti del calibro di Cimabue, Simone Martini e Masaccio.

Chiesa Santo Sepolcro
Chiesa di S.Sepolcro

La Chiesa di San Sepolcro fu fondata dagli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Come ricorda l’iscrizione posta sulla parte orientale del campanile, fu costruita nel 1153 da Diotisalvi. La chiesa e l’annesso ospedale accoglieva religiosi, mercanti e pellegrini in viaggio per la Terrasanta: tramite l’ordine degli Ospitalieri, e l’importanza di Pisa come città marinara e potenza commerciale, la sede pisana tesse importanti interessi economici e politici nel mondo mediterraneo e levantino. La pianta ottagonale della chiesa fu costruita a esempio del Santo Sepolcro di Gerusalemme. In età moderna, nel 1817, la chiesa divenne eredità dell’Ordine dei Cavalieri di Malta ed in seguito alla soppressione dell’Ordine, l’edificio cadde in un grave stato di degrado. Nei secoli successivi si susseguirono interventi di restauro che ne modificarono in parte l’aspetto: venne abbattuto il portico rinascimentale e recuperato il basamento originario mentre all’interno fu eliminato il soffitto cinquecentesco e riaperte le antiche finestre medievali. Secondo la tradizione il pozzo coperto da una grata posto di fianco della porta d’ingresso, fu utilizzato da Santa Ubaldesca nel corso del Duecento, per dissetare i pellegrini accolti nell’ospedale contiguo alla chiesa.

Chiesa S.Martino
Chiesa di S.Martino

La Chiesa di San Martino, conforme ai canoni degli ordini dei mendicanti, fu fondata dal conte Bonifacio della Gherardesca nel 1331. La facciata in marmo presenta un aspetto severo e regolare : la parte inferiore dove ricorrono arcature cieche e fasce a due colori, è più antica mentre la parte superiore risale all’inizio del seicento. La lunetta sopra il portale custodisce la copia di San Martino e il povero, attribuita ad Andrea Pisano, il cui originale è conservato all’interno. L’interno è a una navata : sulla sinistra si trova il Crocifisso in Legno dipinto opera di Enrico di Tedice (metà del XIII secolo), sotto la cantoria dell’ingresso affreschi raffiguranti Storie di Cristo di Giovanni di Simone della fine del trecento. Alle pareti della Cappella del Sacramento affreschi risalenti al XV secolo di Antonio Veneziano.

Musei da visitare a Pisa

Museo delle Sinopie

Sinopia è il segno preparatorio del futuro affresco e viene disegnato sulla superficie con terra ocra o rossastra. Il Museo delle Sinopie a Pisa si trova in un’ala dell’ospedale di Santa Chiara speculare al camposanto Monumentale. Dopo l’incendio che colpì il tetto del Camposanto Monumentale sviluppatosi con il bombardamento del 27 luglio 1944, si rese necessario un intervento di recupero e conservazione dei molti affreschi che ricoprivano le pareti dell’edificio. La tecnica dello “strappo” portò alla scoperta dei sottostanti disegni preparatori in rosso di Sinope. Il Museo destinato alla loro collocazione fu inaugurato nel 1979. Nelle sue sale sono esposte sinopie di artisti del XIV e XV secolo tra cui emergono : le “Storie di Giobbe” Taddeo Gaddi, le “Storie bibliche” di Benozzo Gozzoli, il “Trionfo della Morte” e la “Crocifissione” di Francesco Traini. Le incisioni di G. Paolo Lasinio completano l’esposizione e testimoniano l’iconografia del meraviglioso ciclo pittorico del Camposanto prima delle devastazioni del 1944.

Museo dell'opera del Duomo

Il Museo dell'Opera del Duomo ha sede nell’edificio che, dal XIII secolo ai primi del’600, è stato residenza dei canonici del Duomo. Dal ‘600 è divenuto seminario diocesano e nell’800 sede dell’Accademia pisana delle Belle Arti. Acquistato nel 1979 dall’Opera primaziale, è stato restaurato e strutturato in museo, aperto nel 1986. Il museo espone opere provenienti dai cantieri e dagli edifici della Piazza. Nelle antiche sale sono presenti bassorilievi, capitelli, tarsie che in origine appartenevano alla facciata della Cattedrale e quanto resta dell’antico arredo del presbiterio, con sculture di Nicola e Giovanni Pisano, che decoravano anche il Battistero. Una sala è riservata al dossale dell’altare di S. Ranieri e statue che facevano parte del complesso sepolcrale di Arrigo VII opere di Tino di Camaino. Altre sale espongono i sepolcri dei Vescovi, opera di Nicola Pisano e Andrea Guardi. Una sezione presenta arredi, argenti, paramenti sacri, codici liturgici che costituivano parte del Tesoro del Duomo e la raccolta di antichità egizie, etrusche, romane ed esempi di arte islamica sempre originario ornamento dell’interno del Duomo.

Museo nazionale di San Matteo

Il Museo Nazionale di San Matteo in Pisa occupa parte del convento del XI secolo delle monache di S. Matteo di regola benedettina. Il museo espone opere provenienti dalle Chiese e dai Conventi della città e del territorio. Oltre a reperti archeologici e ceramici il museo presenta una serie completa di capolavori dei principali maestri pisani e toscani dal XII al XVII secolo. La rilevanza delle opere custodite fanno del San Matteo, nonostante la poca notorietà, uno dei musei più importanti nel panorama europeo in tema di arte medievale. Tra le opere più importanti si segnalano tavole di Giunta Pisano, il polittico Madonna col Bambino e Santi (1319-20) di Simone Martini,le pale di Lippo Memmi, le opere di Francesco Traini, il S. Paolo del Masaccio parte dello smembrato polittico della Chiesa del Carmine, la Madonna col bambino di Beato Angelico, le opere su tavola del Ghirlandaio. Di eccezionale rilievo i capolavori di Nicola Pisano e il busto in bronzo reliquiario di S. Lussorio del Donatello. Il Museo conserva, inoltre, una preziosa raccolta di codici miniati e sculture lignee.

Museo nazionale di Palazzo Reale

Il palazzo fu costruito nel 1583 dall’architetto fiorentino Bernardo Buontalenti per volere del granduca Francesco I De'Medici. Da residenza di corte delle dinastie medicee passò poi ai Lorena, acquisì il nome di “reale” quando divenne residenza dei Savoia dai quali passò in seguito allo Stato Italiano. Il museo espone diverse collezioni, alcune di proprietà dei Medici, Lorena e Savoia, altre di donatori privati. Tra gli arredi ,sapientemente ricostruiti con gusto rievocativo, si sviluppano 14 sale nelle quali è stata mantenuta la divisione tra le diverse collezioni, conservando così il tipico gusto di esposizione privata. Tra le opere più importanti ricordiamo Amor Sacro e Amor profano di Guido Reni, i due dipinti su tavola di Giusto de' Menabuoi e la predella del Polittico di San Nicola da Tolentino, dipinto da Raffaello a 17 anni. Da ricordare, inoltre, l’ampissima raccolta di ritratti dei Medici e la sala dedicata all’esposizione di attrezzi usati nei secoli per il Gioco del Ponte.

Certosa di Pisa

La Certosa di Calci, nota come Certosa di Pisa rappresenta uno dei complessi monumentali più importanti della Toscana. La Certosa è incorniciata da scenari naturalistici di straordinaria bellezza : i monti Pisani sono meta ambita sia per il contesto paesaggistico che per le qualità delle acque che vi sgorgano. Notevole è infatti l’afflusso presso i centri termali per i quali la zona è particolarmente rinomata. Fondata nel 1366, la Certosa presenta una notevole ricchezza architettonica e decorativa barocca. È composta da un ampio cortile interno dedicato in origine alla vita in comune e all’incontro con il mondo esterno, circondato da edifici in cui sono disposte celle, orti e ambienti più riservati in cui si svolgeva la ritirata vita certosina. Tra i numerosi ambienti del monastero, di notevole interesse è la Foresteria Granducale, riservata ai sovrani di toscana, il Refettorio, trasformazione dell’antico ambiente trecentesco, con i suoi affreschi a decorazione delle pareti. Ricordiamo inoltre l’appartamento del Priore, la ricca Biblioteca e l’Archivio storico. L’ala ovest della Certosa è sede del Museo di Storia naturale e del Territorio dell’Università di Pisa.