Guida visitare Massa e Carrara

Massa è il capoluogo, insieme a Carrara, della più settentrionale delle province della Toscana. La sua posizione ha fatto di Massa una città dalla storia a sé stante rispetto agli altri centri toscani. La città di Carrara è conosciuta come la "capitale mondiale del marmo".

Si trovano ai piedi delle Alpi Apuane, in posizione leggermente sopraelevata rispetto alla piana costiera una volta paludosa, completamente bonificata solo nel corso dell'Ottocento. Le due città hanno avuto una storia intricata di dominazioni. Massa, nhel X secolo "curtis" dei vescovi di Luni vide la costruzione del primo nucleo fortificato nel secolo XI sotto il feudo degli Obertenghi. Carrara, donata nel 963 dall'imperatore Ottone ai vescovi di Luni, pasò nel corso del '300 dai pisani ai lucchesi (1322), dagli Spinola di Genova (1329) ai Rossi di Parma, dagli Scaligeri ai Visconti (1343). Con la signoria dei Malaspina ai quali succedettero i Cybo Malaspina le sorti delle due città si unirono per passare agli Estensi nel 1741; cui rimasero, salvo la parentesi napoleonica, fino all'Unità d'Italia.

Massa e Carrara da non perdere

    Palazzo Ducale
    Duomo di Massa
    Rocca
    Museo Etnologico delle Apuane
    Palazzo Cybo Malaspina
    Duomo di Carrara
    Museo civico del Marmo

La città di Massa

La città di Massa si estende per 94 kmq, ed è situata in una conca contornata da montagne ripide e si sviluppa su un territorio pianeggiante. Ebbe il conferimento di medaglia d’oro al merito civile conferito nel 2006. Fu nel secondo conflitto mondiale bombardata e saccheggiata con centinaia di vittime civili che contribuirono con tenacia e resistenza alla rinascita e alla ricostruzione. Di origine romana nel periodo altomedievale. In antichità dopo ritrovamenti di scritti veniva chiamata “Massa Prope Frigidum”. Le origini più antiche sono date da ritrovamenti con reperti che risalgono all’era paleolitica e neolitica dopo ritrovamenti di tombe con all’interno armi rudimentali e arredi. Il nome Massa, probabilmente risale all’epoca medievale che significa Fattoria, proprietà fondiaria.
Massa è diventata celebre al mondo per il suo pregiatissimo marmo bianco che fu fonte di ricchezza per lo sviluppo economico nei secoli. Lo sviluppo turistico balneare avvenne alla fine dell’800 con lo sviluppo della costa oggi chiamata Marina di Massa. Nel periodo fascista divenne centro turistico per colonie alcune: La torre Fiat e la Colonia Torino. Oggi la città è meta di migliaia di turisti soprattutto nel periodo estivo.

Palazzo Cybo Malaspina
Palazzo Ducale

È affacciato sulla Piazza Aranci, di cui occupa un intero lato per 82 metri e si estende ad 'U' fino a Piazza Mercurio. Le origini risalgono ai primi del '500 quando era la villa di pianura dei Malaspina. Il principe Alberico I Cybo-Malaspina per dare al suo regno un’immagine all'altezza dei raffinati principati dell'epoca, trasformò la vecchia casa del borgo di Bagnara in una reggia per trasferirvi la residenza dalla corte dal troppo angusto Castello Malaspina. Nacque così il primo nucleo dell’attuale Palazzo. Fu Carlo I ad ampliarlo realizzando il Salone degli Svizzeri, che ne raddoppiò la facciata la Cappella Ducale. La sistemazione attuale risalente al 700, fu opera di Alessandro Bergamini, che diede armonia alla facciata, realizzo' il cortile, la splendida loggia al primo piano, l'ampia scalinata di accesso ed il pittoresco Grottesco. Ospitò opere di Leonardo, Raffaello, Tiziano, Giorgione, Guercino ed altri. Oggi il palazzo di tutto ciò conserva la grande statua di Nettuno detta il 'Grottesco', alcune opere dovute ai maestri carraresi del marmo, fra le quali spicca l’Alcova del duca Carlo II, disegnata ed eseguita per Teresa Pamphilj da Alessandro Bergamini (1695-1696). Oggi il Palazzo è sede legale degli Uffici della Provincia di Massa-Carrara.

Duomo di Massa

La piu' grande ed importante chiesa della città è dedicata ai SS. Pietro e Francesco d'Assisi. La sua origine è fatta risalire al 19 febbraio 1460 quando il Papa Pio II permise alla marchesa Taddea Pico della Mirandola, consorte di Jacopo Malaspina, la facoltà di erigere un convento per i Frati Minori Osservanti. Parzialmente distrutta nel 600 in seguito ad un temporale fu ricostruita e ristrutturata sostanzialmente per volontà dei Cybo. Per il tempio, quasi totalmente ricostruito tra il 1660 e il 1670, l'architetto Giovanni Francesco Bergamini e il figlio Alessandro progettarono la sistemazione e l'arredo dell'area presbiteriale. Il duca Alberico II mecenate della ricostruzione, stabilì quindi che la nuova cappella, da edificare dietro l’altare destro, diventasse il mausoleo della casata. Nel 1807, poichè Elisa Bonaparte Baciocchi ordinò la demolizione dell’antica Pieve di San Pietro, il titolo di San Pietro fu allora trasferito alla chiesa di San Francesco insieme alla Parrocchia e relativa Collegiata che pertanto divenne "chiesa abbaziale". L’attuale facciata in marmo bianco è opera di Cesario Fellini. Il 18 novembre 1964 la chiesa cattedrale è stata elevata al titolo di Basilica Minore. Di particolare interesse si segnalano: la tela dedicata alla Vergine, del pittore marchigiano Carlo Maratta, la ‘SS. Trinità con la Vergine incoronata e i Santi’ presente nel primo altare di destra del pittore fiorentino Matteo Rosselli, la Cappella del SS. Sacramento, del 1690 realizzata su disegno di Francesco Bergamini. Nella Cappella sono presenti un Trittico attribuito a Bernardino del Castelletto o addirittura a Filippo Lippi della metà del 1400, il Presepe di Benedetto Baglioni, del 1508 e il Quadro di San Francesco di Paola eseguito nel 1716 da Silvestro Pincellotti.

Rocca a Massa
Rocca

È una fortificazione dell’antico medioevo, che dall’alto domina la bellissima città di Massa. Il castello sorge sulle rovine dell’antica Massa su un fondamento roccioso. La struttura esiste ancora dall’anno 1000, proprietà dei Malaspina, conteso successivamente dalla città di Firenze, Lucca e Pisa dai Visconti di Milano. Nei secoli ha subito diverse trasformazioni e ampliamenti. La struttura risale all’XI secolo per opera dei Obertenghi (Adalberto II) come punto di controllo della zona costiera e della via Pedemontana. Nel 1164, anno che l’imperatore Barbarossa assegno la roccaforte ad Obizzo Malaspina. Successivamente per la fortezza subì devastazione per opera dei Lucchesi. In seguito i Malaspina cedettero la fortezza a Castruccio Castracani. Il colonizzatore Castracani, divenne solo per un breve periodo governatore di Massa, e apportò modifiche come torri e ponte levatoio e una mura di cinta. La fortezza nei secoli ebbe diverse proprietà che portarono migliorie strutturali , con camminamenti sulle mura di cinta. Ai giorni d’oggi il castello dopo anni di restauri è divenuto la prima attrazione turistica della città di Massa, è accessibile ai turisti e ospita manifestazioni gastronomiche, pirotecniche e culturali. Visitando l’interno del palazzo, di notevole pregio sono gli affreschi, le sculture rinascimentali nelle stanze e nella cappella del palazzo che è caratterizzato da logge e decorazioni in marmo bianco.

Museo Etnologico delle Apuane

L’originale museo Etnologico, è ospitato nel Santuario di Madonna degli Uliveti e viene dedicato alle culture popolari della zona costiera . La sua fondazione risale all’anno 1980 e fù per volontà di Don Luigi Bonacoscia e dell’associazione “Movimento di Umanesimo sociale”. Nel museo ritroviamo una raccolta di oggetti (più di 300) dedicati al lavoro agricolo e non solo. Ad oggi è considerata una delle collezioni storiche più significative della Toscana. Per informazioni tel 0585-252644 tutti i giorni dalle 16 alle 18,30. Chiuso il Lunedi.

La città di Carrara

La città sorge ai piedi delle Alpi Apuane lungo le rive del torrente Carrione. L’economia principale si basa prevalentemente su l’estrazione del marmo famoso e prestigioso ed esportato in tutto il mondo. L’origine del nome della città deriva probabilmente dal latino “Carraria” strada per carri oppure “Carra” significato pietra. I prime popolazioni che insediarono il territorio, risalgono ad epoca romana. Il primo consolidamento si presume risalga nel X secolo a seguito di documento ritrovato del “936 donazione fatta dall’imperatore Carolingio Ottone I al vescovado di LUNI che successivamente ne divenne sede principale. Successivamente Carrara fù fortificata con la realizzazione del borgo che poco dopo venne conquistata dai fiorentini che si contesero il borgo con i genovesi.(Malaspina). In secoli la città si arricchì notevolmente e divenne anche meta di artisti e artigiani alla ricerca del pregiato marmo ottimo per le sculture. In futuro dopo le occupazioni napoleoniche, Carrara fù annessa al Ducato di Modena, retto dalla famiglia degli estensi. Nel XIX secolo ebbe inizio la costruzione del porto, oggi attuale Marina di Carrara, che fu ottimo per le spedizioni di marmo per tutta l’italia. Venne annessa nel 1861 al regno d’Italia dal Re Vittorio Emanuele II di Savoia. I monumenti più importanti della città sono: il Duomo, la chiesa di san Suffragio, la chiesa della Madonna delle Grazie, l’accademia delle belle arti, il palazzo Politeama Giuseppe Verdi e le cave di Carrara. Importanti manifestazioni, la Mostra internazionale del Marmo nel mese di maggio a Marina di Carrara.

Accademia di Belle Arti
Palazzo Cybo Malaspina

Uno dei più famosi palazzi di Carrara, il Palazzo Cybo Malaspina o Palazzo Ducale, è situato nel centro storico medievale di Carrara. Il primo documento in cui è menzionato è quello con il quale, nel 1187, l'Abate Rainero del Monastero di San Colombano 'cede in perpetuo' la 'Rocha vetus de Cararia' ai figli di Opizone I Malaspina. Costruito su preesistenti fortificazioni del periodo longobardo, nel 1215, il Marchese Guglielmo dei Massa-Corsica-Cagliari posto da Federico II come reggente della città, fortifica il borgo con la prima completa cerchia muraria e ne amplia la rocca. Nel 1448 il Castello di Carrara diviene residenza ufficiale del Casato e dal 1473 Jacopo Malaspina lo elegge a propria residenza. Dal 1540 il Cardinale Innocenzo III Cybo realizza una dimora in stile ferrarese imprezziosito da sculture, affreschi e reperti romani e dalla Biblioteca Cybo Dopo la caduta dei Malaspina e durante le diverse occupazioni che Carrara subì, il Palazzo fu saccheggiato di molte opere. Il Palazzo è costituito da due nuclei distinti: il Castello malaspiniano, risalente al Duecento, e il Palazzo rinascimentale, iniziato da Alberico I nel tardo Cinquecento.
Il Palazzo oggi è sede dell'Accademia di Belle Arti ed ospita nella sala delle colonne, la Biblioteca d'Istituto, che conserva due edizioni originali dell'"Encyclopedie"; nella sala dei nobili è presente la più completa marmoteca nazionale esistente, gli archivi antiquari locali, la raccolta bibliografica dei conti Del Medico, l'archivio Zaccagna e l'Emeroteca apuana, nonché ciò che resta delle antiche collezioni artistiche del Palazzo (una pinacoteca, una raccolta di sculture con opere dei maestri dell'Accademia come Tenerani e Dazzi, e una gipsoteca, con gessi di Canova, Tenerani, Dazzi, Finelli, Fontana e copie dei Gessi Vaticani conservati al Louvre).

Duomo di Carrara

Il bellissimo duomo di Carrara risale al XI secolo e venne dedicato a Sant’Andrea. Ricco di sculture e forme geometriche marmoree. Nel XII secolo il duomo passò sotto la giurisdizione dei Canonici Lateranensi di San Frediano della città di Lucca. La cassaforma è realizzata in marmo bianco, le superfici hanno lavorazioni a scalpello con tecnica romana con successivi stili gotici. Ebbe ampliamenti in epoca medievale con allungamenti. Il duomo si presenta con base rettangolare con 3 navate e abside semicircolare. La facciata realizzata nel trecento si caratterizza da una bicromia con fasce di marmo bianco e nero, stile delle chiese pisane. La porta principale è contornata da decori su marmo con figure tratte da bestiari con sopra un meraviglioso rosone gotico. L’imponente campanile separato dalla chiesa , misura 33 metri e venne realizzato sul preesistente torrione. Entrando troviamo una navata centrale coperta da capriate, e due navate minori laterali, coperte da volte a crociera. Il duomo subì cambiamenti dopo la ricostruzione avvenuta nel dopoguerra (seconda guerra mondiale). Le opere interne più rappresentative sono: Gli affresci del XV e XVI secolo, l’altare di San Ceccardo con tela del seicento, il salcofago, il gruppo in marmo “Le Cassanelle” stile gotico, l’altare SS. Sacramento, e la statua centrale del cinquecento di Clemente da Reggio. Il Duomo, rimane un opera monumentale di prestigio e gran rilievo.

Museo civico del Marmo

L’Economia della città di Carrara si è fondata da secoli sull’estrazione e la lavorazione del marmo, che ha portato sviluppo e cultura e pregio alla cittadina toscana. Il museo nasce per volontà popolare, al mantenimento storico e culturale delle tradizioni locali e metodi di lavorazione del marmo. Il museo raccoglie mostre fotografiche, collezioni di sculture, documenti storici e antichi strumenti e macchinari per l’estrazione e la lavorazione del marmo. Il museo si trova in Località Stadio in via XX settembre.
È aperto il lunedì-martedì-mercoledì-giovedì-venerdì e il sabato. Per info tel 0585-845746.