Guida visitare Livorno

Porto principale e terza citta della Toscana, Livorno diventò città nel 1600 per volontà dei Medici. 

La Via Aurelia, che scorre lungo la fascia costiera da Livorno a Piombino, unifica un territorio ricco di atrattive. Importanti, poi, le attestazioni archeologiche etrusche e romane.

Nell’antica e meravigliosa città di Livorno necquero personaggi noti nell’arte, Fattori, Modigliani, Mascagni, Caproni, che furono abbagliati dai meravigliosi e suggestivi colori.
Ancora oggi la città suscita stupore a numerosi visitatori provenienti da ogni parte del mondo. La Livorno, rivive ancora oggi nell’arte della lirica, architettura. Bellissimo è il museo civico dedicato a “Giovanni Fattori” dove ancora oggi sono esposte opere d’arte di illustri pittori toscani.
Delizioso il museo di Mascagno, memoria religiosa e culturale di popoli antichi che fondarono la città di Livorno e che ancora oggi popolano.
Giusto e originale il museo di storia naturale del ns. mediterraneo che raccoglie antichi reperti, il tutto contornato da un orto botanico, suggestivo e di interesse didattico per le scuole.
Città da visitare per arte, cultura, e colori

Guida a Livorno da non perdere

    Piazza Grande
    Mercato Centrale
    Cisternone
    Piazza della Repubblica
    Fortezza Nuova
    Venezia Nuova
    Fortezza Vecchia
    Viale Italia
    La costa livornese

Piazza Grande

Piazza Grande, è situata al centro della meravigliosa città marinara di Livorno, contornata da incantevoli ed importanti edifici come il Palazzo Grande e il Duomo. Prima del conflitto mondiale (seconda guerra), l’estensione della piazza era maggiore di quella attuale e si estendeva fino al Palazzo Comunale.
La piazza fu ispiratrice d’arte architettonica a Inigo Jones fondatore dell’arch. rinascimentale anglosassone. La storia di piazza Grande, vanno ricercate in un antico progetto ancora di fine cinquecento con l’inizio dei suoi lavori, con l’idea di un abitato a forma pentagonale circondato da fossi e bastioni. Con il passare dei secoli Piazza d’Armi, nel XIX, la piazza con l’avvento del regno d’Italia, fu intitolata al Re Vittorio Emanuele II. Con l’avvento della seconda guerra mondiale e i bombardamenti del 1943, la piazza non fù risparmiata, anzi subì gravi danni. Nel 1954 in parte venne ricostruita ma con accorgimenti strutturali e architettonici stlistici non fedeli all’originale. Oggi la meravigliosa piazza, conta migliaia di visitatori da tutto il mondo ed è animata da negozi e ristoranti.

Mercato Centrale

Affascinate e caratteristico è il mercato centrale di Livorno è una costruzione di stile liberty di fine ‘800, che costo una quantità di “Vaini” soldi, si narra più di quattro milioni di vecchie lire dell’epoca. L’edificio sorge lungo il fossato reale sugli scali di saffi Aurelio dove le piccole imbarcazioni di commercianti potevano attraccare e vendere le merci. Con l’unità d’italia l’edificio fù rimodernato e passo alle mani demaniali, e divenne mercato delle vettovaglie conosciuto come mercato centrale. La larghezza è di 95 mt. Con decorazioni con fregi e cornici. La struttura è sorretta da architravi in ferro, il soffitto è ricoperto da un grande lucernario. Anno di costruzione 1889 e 1894. Speculazione pubblica ottocentesca.

Cisternone

È un grande serbatoio monumentale di stile neoclassico della prima metà del XIX secolo, progettato dall’architetto Poccianti Pasquale, e veniva utilizzato per la riserva d’acqua sorgiva, ancora in uso. Attualmente in via Giosuè Carducci un tempo chiamata viale degli Acquedotti. La costruzione si presenta a forma di semicupola, con 8 navate e con serbatoio d’acqua a T con capienza fino a 10.000 metri cubi.

Piazza della Repubblica

La piazza della Repubblica di Livorno, è la piazza più grande di Livorno (19.000 mq. Circa). Riunisce diverse strade importanti come via Garibaldi e via de Larderel. La costruzione risale alla meta del diciannovesimo secolo, con il contributo di Luigi Bettarini e di Mario Chietti (che apportarono entrambi due progetti distinti). Si aggiudicò l’opera Bettarini che con il suo progetto di rinnovo dell’abbattimento dei bastioni Medicei e la variante del Fosso Reale. La piazza con il passare dei secoli ebbe diversi nomi, come piazza dei Granduchi, nel risorgimento prese il nome da Carlo Alberto, e in fine con il referendum del 1946 “Piazza della Repubblica”. Per il popolo livornese viene chiamata anche Voltrone che prende il nome dal Fosso Reale a volta.

Fortezza Nuova

Venne realizzata sulla base dei disegni di diversi, Giovanni Cantagallina, Bernardo Buontalenti, Giovanni De Medici. L’imponente fortificazione risale tra il XVI e il XVII secolo. Venne concepita per volontà del Granduca Francesco I de’ Medici Buontalenti. La fortezza venne demolita nel 1629 per la realizzazione dei quartieri caratteristici di Venezia Nuova voluti dal Ferdinando II de Medici Granduca. La forma della fortezza è poligonale con all’interno un articolata struttura di stanze. La fortezza venne sempre utilizzata per scopi militari fino alla fine della seconda guerra mondiale. Oggi il comune di Livorno a adibito lo stabile a parco pubblico. Proprietà del demanio.

Venezia Nuova

È un bellissimo quartiere della Livorno antica, fatta di canali navigabili, (chiamati “Fossi”). Questi canali navigabili, vengono scavalcati da ponti seicenteschi. Il tutto assomiglia alla bellissima città lagunare di Venezia. Il borgo Livornese fatto di commercio, si contornò di meravigliosi palazzi settecenteschi sfarzosi con magazzini ai piani bassi e dimore ai piani superiori. Le progettazioni del quartiere venne progettata per dare la massima agibilità ai commercianti, il sitema strutturale fù il primo in Italia con il termine e tipologia di appartamenti. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale i bombardamenti danneggiarono gravemente.
Oggi si svolge una bellissima e importante festa “Effetto Venezia” che dall’anno 1986 si celebra tra luglio e agosto. I canali, le vie e i ponti sono animati da bancarelle di ogni genere, collezionisti d’arte antica e moderna, animatori e giullari, burattinai e altro ancora. Molto suggestivo è il giro in battello nei “Fossi Medicei”. Nella festa, si potrà varcare il vecchio portone e assaporare il silenzio suggestivo dei palazzi storici posti nell’atrio. La festa si propone con musiche jazz, etniche e pop e tanti balli folkoristici con tanti artisti emergenti all’esordio. Da non perdere la Venezia Nuova, per l’ambiente e l’atmosfera unica nel suo genere.

Fortezza Vecchia

La fortezza Vecchia di Livorno venne descritta così dal poeta Carducci "E rivedrò la mia città nativa, la mia bella città rumoreggiante, e il mar diffuso e l’incantata riva; che di freschi misteri ombran le piante. Giovanni Marradi (Livorno 1852-1922)". Il poeta con amore della sua città descrive la rumoreggiante città e incantevole città nativa. La gigantesca Fortezza medievale che rappresenta al città di Livorno come simbolo di forza del popolo Livornese. Fù voluta da Cosimo I, si trasformò in principio in fortificazione-borgo medievale in città vera e propria. Nel trascorso dei secoli, la fortezza a superato numerose prove di insediamenti e rovine. E’ giunta ai giorni nostri con numerose e difficili ristrutturazioni dalla sovraintendenza dei beni culturali e dal comune di Livorno con il supporto della Camera di Commercio, grazie ad essi è ritornata a rappresentare la magnificenza della città di Livorno. Il cuore principale della fortezza si sviluppa su un tratto scoglioso sulla costa e non molto distante dal Porto Pisano. Si sviluppa la prima torre a forma quadrata (sec.XI), successivamente il grande maschio detto “Torre di Matilde”
Attorno alla quadratura si estende la grande mura che include la torre quadrata e si estende a spigolo fino al Maschio del duecento. La sovranità di Pisa sul porto livornese e i commerci vengono persi nel 1406 e la fortificazione passa nelle mani fiorentine famiglia de medici. Negli anni a seguire la fortezza tanto contesa per la sua posizione strategica subisce continui attacchi ma sempre respinti. De Medici, Cosimo I, volle realizzarne la propria dimora come stabile per le sue visite frequenti alla città. L’edificio venne completato nell’ anno 1546. Con la fine del dominio mediceo nel 1769, la fortificazione divenne una caserma militare scuola ufficiale per i militari di grado toscani. Successivamente fù trasformata in ricovero per gli schiavi. Sotto la colonizzazione napoleonica le torri vennero sopraelevate con feritoie e bocche per cannoni. Fù anche per un breve periodo la prigione di Francesco Guerrazzi. Nel periodo della seconda guerra mondiale venne danneggiata gravemente dai bombardamenti e dimase poco del Palazzo di Cosimo. Negli anni settanta lo stato italiano a ripreso l’opera di ristrutturazione. Oggi L’immensa fortezza è gestita dalla stessa cittadina livornese ed è visitabile in tutta la sua bellezza.

Viale Italia

È una meravigliosa passeggiata livornese in riva al mare, ricca di stabilimenti balneari e, bar e ristoranti. Le origini della strada costiera che si affaccia sul mare ligure con  numerose torri d’avvistamento, l’intera via e arricchita da sfarzosi palazzi e ville coloniali ottocentesche di stile toscano-fiorentino. Oggi meta di numerosi turisti e cittadini che vivono la costa per sport e tempo libero.

Piombino
La costa livornese

Itinerario da Livorno a Piombino. Dalla periferia meridionale di Livorno si prende l'Aurelia (deviazione per visita al santuario di Montenero) proseguendo per lungo gli scogli di Calafuria toccando le stazioni balneari di Querianella e Castiglioncello. Si giunge a Rosignano Marittimo, Cecina fino alla zona archeologica di Populònia e Piombino.