Guida visitare Arezzo

Arezzo è uno dei capoluoghi di provincia della regione Toscana, è situata alla confluenza di tre delle quattro vallate che compongono la sua provincia. Direttamente a Nord della città ha inizio il Casentino, che è la valle percorsa dal primo tratto dell'Arno; a Nord-Ovest si trova il Valdarno Superiore; a Sud si trova la Valdichiana, una pianura ricavata dalla bonifica di preesistenti paludi. Tramite l'agevole valico del Torrino e la valle del Cerfone, si ha accesso a Nord-Est alla quarta vallata, la Valtiberina, percorsa dal primo tratto del Tevere.

Arezzo è una rinomata città d'arte immersa nel verde (il suo territorio è prevalentemente montuoso/collinare).

Originariamente città etrusca (col nome di Arretium) ed è divenuta in seguito municipio romano. Nel I secolo a.c. divenne particolarmente celebre per la produzione di preziose ceramiche. Nei secoli successivi divenne sede vescovile e poi fu sotto il dominio di Firenze.

In questa città sono nati molti personaggi noti dell'arte e della lettura tra cui Giorgio Vasari, Francesco Petrarca.

Guida su Arezzo da non perdere

    Basilica di San Francesco
    Duomo di Arezzo
    Corso Italia
    Chiesa S.Maria della Pieve
    Piazza Grande
    Chiesa di San Domenico
    Casa Vasari
    Chiesa S.Maria delle Grazie
    Giostra del Saracino
    Museo d'Arte medievale e moderna
    Museo archeologico "Mecenate"

Basilica di San Francesco

La Basilica di San Francesco è la seconda chiesa dei frati francescani della città di Arezzo. Fu edificata dopo consiglio del popolo aretino nel 1290 e fu edificata all’interno delle mura di Arezzo. Il nome del progettista fù un discepolo del frate Elia da Cortona e chiamò per la realizzazione Frate Giovanni da Pistoia che si dedicò alla realizzazione delle mura. La basilica è edificata con pietre e mattoni, possiamo trovare di fronte alla facciata il monumento di Vittorio Fossombroni e di Pasquale Romanelli. All’interno sulla cappella maggiore, opere del grande Piero della Francesca (1453-1464) con affreschi con le storie di Vera Croce.

Duomo di Arezzo

E’un importante e imponete costruzione di stile gotico sul finire dell’anno duecento ma con ripetute interruzioni e ultimata all’inizio dell’anno Cinquecento. Il Duomo e situato sulla sommità di Arezzo regalando ai visitatori una magnifica veduta della città. La facciata del Duomo fu terminata nel novecento con il contributo di Dante Viviani. Visitando l’interno, potremmo rimanere colpiti da stupore dalle tre immense navate, bellissime vetrate colorate in gran parte opera di Guglielmo de Marcillat, anno 1500. In più la suggestiva cappella della Madonna del conforto opera del fine settecento realizzata in opera di terracotta robbioane. Le ricche decorazioni e sculture furono realizzate da Enrico Quattrini e Giuseppe Cassioli. Adiacente alla cattedrale il museo e l’archivio Capitolare. Bellissima opera gotica da non perdere.

Corso Italia

Il corso Italia, è la via principale della città. E’ delimitato a valle dai Bastini di Santo Spirito e al culmine c’è la Piazza grande. Nell’antichità (in epoca medioevale) il corso, raggiungeva la sommità della collina. In epoca moderna viene sbarrato del terrapieno del Prato e dall’adiacente porta di San Biagio ormai chiusa ancora dal lontano quattrovento. Il corso Italia nell’antichità veniva chiamato Borgo Maestro, e ancora oggi si posso ammirare maestosi edifici di epoca antica, oggi occupati da prestigiosi negozi. Opere sul corso principale: la chiesa neogotica di San Michele con l’antico campanile del ‘300, il palazzo Bacci, Palazzo Altucci di origine del ‘200, la casa torre del tredicesimo secolo, ancora la Torre Bigazza anno 1351, che fu cambiata in epoca fascista che diventò torre del Littorio e adiacente il palazzo Camaiani Albergotti anno ‘300 e ampliato nel ‘500.

Chiesa di S. Maria della Pieve

Eccellente monumento di epoca paleocristiana della Pieve. La chiesa fù ricostruita nel dodicesimo secolo a seguito della distruzione del 1111 d.c. Fu ricostruita con 3 navate abside con cripta sottostante. Il campanile delle cento buche (così definito) per le sue 40 bifore disposte su 5 livelli. Ultimo e importante restauro fu nell’ottocento. Entrando, si possono ammirare affreschi del ‘300, come il polittico con la Vergine e il bambino, i santi raffigurati sono San Giovanni Evangelista, Il giovanni Battista, Donato e Matteo che furono commissionati all’artista Pietro Lorenzetti nell’anno 1320. Il reliquiario di S. Donato nella cripta d’argento d’orato con incassonature di pietre preziose. (anno 1346).

Piazza Grande

Grande piazza irregolare estesa su piano inclinato con diversi stili architettonici. Funge da scenario alla manifestazione alla Giostra del Saracino antica manifestazione molto pittoresca che risale al XIII secolo che ricorda in cui l’Europa si armava contro i pericoli Mussulmani. Il primo fine settimana di ogni mese si tiene il mercatino dell’antiquariato. Nella piazza troviamo il palazzo del Tribunale di stile barocco, la fontana cinquecentesca e il palazzo della fraternità dei Laici. Sotto i porticati piccoli negozi e qualche piccola bottega artigiana. La piazza tutt’oggi esprime tutto il suo splendore storico di diverse epoche passate.

Chiesa di San Domenico

Chiesa edificata nel 1275 e ultimata nei primi del 1300 di stile Gotico-Romano. Successivamente nel tempo è stata arricchita con cappelle e affreschi e rifiniture in pietra. La facciata si presente di stile Romanico e piccolo campanile gotico con ancora conservate due campane del trecento. L’interno si presente con unica navata e tetto a capriate, illuminata da grandi finestroni e absidali. Gli affreschi sono di puro stile aretino senese anno trecento e quattrocento. Bellissimo il crocifisso opera del giovane Cimabue.

Casa Vasari

Fù la dimora principale del Grande Giorgio Vasari. Costruita in stile toscano e decorata con affreschi e stucchi dallo stesso Vasari. (XVI secolo). Bellissima è la stanza di Apollo e delle Muse. Oggi museo e archivio vasariano dove sono conservate lettere autografate di Michelangelo, Papa Pio V, e Cosimo I.
Non dista molto dalla chiesa di San Domenico.

Chiesa S.Maria delle Grazie

Nel lontano 1463 il duca Francesco I Sforza, fece edificare il convento dei domenicani. Nella chiesa si trova una piccola cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie. L’opera architettonica fù di Umbero Scopatello. L’opera fu terminata nel 1469 e la chiesa nel 1482. Ludovico il Moro decise di cambiare la chiesa e trasformarla in luogo di sepoltura degli Sforza dove vi seppelli la moglie Beatrice d’Este. Ludovico il Moro fece costruire un cunicolo che collegava la chiesa al castello chiamato sforzesco al Convento. Entrando, nel corpo più antico della chiesa, troviamo in stile gotico, una capella e affreschi con antiche storie di Passione realizzate da Gaudenzio Ferrari e nella stessa cappella un tempo conservava l’Inconorazione di spine del noto Tiziano, oggi conservata nel museo del Louvre di Parigi (Saccheggi napoleonici). Nella notte del 15 agosto 1943 (seconda guerra mondiale) i bombardamenti americani dilaniarono la chiesa, il covento e il refettorio, e rimasero in piedi pochi muri successivamente ricostruiti. Visitare il convento dona ai visitatori sensazioni di altri tempi uniche.

Giostra del Saracino

Si svolge a giugno e settembre l’antica Giostra del Saracino, rievocazione storica di origine medievale che si svolgeva nella piazza principale di Arezzo, si presume nel XIII secolo. E’ una competizione di tipo cavalleresca che consiste di colpire a cavallo un bersaglio riposto su uno scudo. Lo scudo doveva essere colpito con lancia in sella al un cavallo in corsa evitando di farsi colpire dal mezzo busto azionato da molla meccanica. Questo esercizio era praticato per addestramenti di guerra. Successivamente il tutto veniva praticato a scopo di divertimento e dimostrativo. Questa manifestazione grottesca viene citata da Dante Alighieri all’inizio del XXII canto dell’Inferno della divina commedia La manifestazione ancora oggi viene praticata. «Io vidi già cavalier muover campo, e cominciar stormo a far lor mostra, e tal volta partir per loro scampo; corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra; quando con trombe, e quando con campane, con tamburi e con cenni di castella, e con cose nostrali e con istrane; » Dante Alighieri (divina commedia “Inferno, canto XXII)

Musei da visitare ad Arezzo

Museo statale d'Arte medievale e moderna

Il museo Statale di Arte Medievale e moderna ha la sua sede presso il palazzo rinascimentale che fu edificato per la famiglia Bruni, si presume su progetto architetto Bernardo Rossellino. Successivamente appartenne alla famiglia Ciocchi del Monte e famiglia Borbolani di Montauto. Nell’anno 1816 divenne di proprietà del Granducato di Toscana. Negli anni ’50 fu deciso l’utilizzo a museo che poi venne inaugurato nel 1972. Il museo conserva numerose opere come le collezioni appartenenti alla Fraternita dei Laici, (associazione a scopo caritatevole fondata nel 1272). Il museo espone su 3 piani, ed espone lapidi di epoca medievale, colonne, capitelli provenienti da chiese di Arezzo. Bellissime sono le collezioni di vetri, terre cotte, coralli e pietre preziose.
Contatti utili: Via San Lorentino 8 Arezzo, Tel. 0575-409050 Telefax 0566-901808.

Museo archeologico "Mecenate"

Il museo statale Gaio Cilnio Mecenate, e tutt’oggi il museo più significativo della città di Arezzo. Fu dedicato a Gaio Cilnio Mecenate che rappresentò una figura di rilievo nell’antica Roma epoca Augustiana. Nel 1937 il museo ricevette ospitalità nell’ex convento di San Bernardo. Nel 1973 il museo divenne proprietà dello stato italiano cui subì rinnovi e migliorie, ultima effettuata negli anni novanta. Oggi il museo si sviluppa su due livelli con oggetti di paleontologia, della preistoria, e numismatica e numerose collezioni private donate da cittadini aretini. Bellissima è la collezione etrusca e romana al piano terra. I pezzi più pregiati custoditi sono i gioielli della necropoli di Poggio del Sole, ancora vasellami e ceramiche, mosaici, corredi funebri, e numerosi oggetti in bronzo.
Contatti: via Margaritone 10, Arezzo Tel 0575-20882.