Guida visitare Grosseto

Grosseto vuol dire maremma, territorio che ha conosciuto e pagato il succedersi di investimenti, abbandoni e rinascita.

Grosseto è la maggiore città della Toscana meridionale ed è situata in un territorio pianeggiante a pochi chilometri dal mar Tirreno. Grosseto nacque nel 1138 quando Innocenzo II vi trasferì la sede episcopale sottratta alla decaduta Roselle. Dopo gli Aldobrandeschi, fu Siena nel 1336 ad imporre il proprio dominio. A causa del degrado ambientale la città cadde in una grave crisi economica e demografica che si stabilizzò nel 1559 con l’avvento dello Stato fiorentino. La ripresa avvenne solo con il successo della campagna di bonifica avviata dai Lorena e proseguita dopo l’unificazione d’Italia, che favorì l’ampliamento urbanistico e la ripresa della qualità della vita dei suoi abitanti.
Nonostante i danni della guerra, Grosseto ha visto un considerevole ampliamento delle zone periferiche e uno sviluppo del polo delle attività terziarie strettamente connesso alla valorizzazione turistica della fascia costiera. Sebbene molti edifici siano andati distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale, sopravvivono ancora le mura cittadine del XVI secolo e molti bastioni oggi trasformati in parchi. La città gode di un’efficiente rete museale: ricordiamo il Museo Archeologico, l’Acquario Comunale, il Museo di Storia Naturale della Maremma. Tra le tradizioni ancora vive, Grosseto festeggia l’arrivo del mese di maggio, celebrazione molto sentita anche in passato con canti e feste di piazza.
Grosseto da non perdere

    Le mura di Grosseto
    Museo Arch. e d’Arte della Maremma
    Chiesa di San Francesco
    Duomo di Grosseto

Le mura di Grosseto

Le mura di Grosseto sono espressione del potere mediceo. Furono edificate tra il 1574 e il 1593 su progetto dell’architetto Baldassarre Lanci incaricato da Francesco I de’ Medici. La cinta muraria si sviluppa su pianta esagonale con angoli difesi da bastioni poligonali. La continuità del circuito è interrotta sul lato nord-est dalla Fortezza Medicea. Le mura erano circondate da un fossato e un argine in terra battuta. Nel corso dei secoli successivi le mura furono più volte distrutte e ricostruite : nel 1855 con Leopoldo II furono demoliti gran parte dei posti di guardia e il circuito della cinta muraria fu trasformato in passeggiata pubblica a disposizione della città. Un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale ha distrutto l’ultima garitta all’interno della quale si conservavano alcuni affreschi. Recenti lavori di recupero hanno riportato le mura all’antico splendore: tuttora si conservano gallerie di servizio, magazzini e percorsi pavimentati a spina di pesce.

Museo Archeologico e d’Arte della Maremma

Il Museo occupa il Palazzo del Vecchio Tribunale nel centro di Grosseto. L’esposizione si sviluppa su tre piani suddivisi in quaranta sale. Fondato nel 1865, ricostruisce il susseguirsi delle culture nel territorio maremmano, da reperti archeologici a preziose raccolte dell’ex Museo diocesano. Il nucleo di maggior rilievo è la raccolta del Canonico Giovanni Chelli costituita da urne cinerarie etrusche, volterrane e chiusine di età ellenistica. La sezione successiva è dedicata ai reperti rinvenuti negli scavi di Roselle, il maggior centro archeologico del grossetano: sono esposte sculture, urne cinerarie, depositi votivi, stele funerarie, cippi tombali. Il secondo piano è dedicato alla documentazione archeologica maremmana che illustra gli insediamenti e lo sviluppo economico locale, dal Paleolitico all’età del Ferro fino all’età ellenistica. Il percorso museale affronta, inoltre, il processo di fusione tra le preesistenti culture etrusche e le innovazioni introdotte dai Romani conquistatori. Le ultime sale del museo introducono alla storia di Grosseto documentando lo sviluppo della città.

Chiesa di San Francesco

La Chiesa di San Francesco è stata costruita dai benedettini nel corso del XIII secolo. Fin dalle origini il convento attiguo fu destinata anche ad ospizio come voleva la tradizione francescana. Nelle epoche successive il complesso ha subito diversi interventi di restauro. La chiesa in cotto presenta una semplice facciata a capanna con portale sormontato da una lunetta con affresco protetta da un tabernacolo sopra il quale si trova un rosone. L’interno a navata unica, conserva sopra l’altare maggiore la celebre Croce su tavola attribuita a Duccio di Boninsegna, opera di enorme importanza nel panorama artistico toscano e italiano dell’epoca per la flessuosità del corpo impressa nel Crocifisso e le proporzioni dell’immagine. Del convento rimane solo il chiostro ricostruito nel 1590. Interventi e ristrutturazioni settecenteschi hanno portato alla luce elementi della costruzione originaria tra cui una statua lignea che raffigurava il Santo.
Curiosità : in epoca recente la chiesa ha visto lo sposalizio di Adriano Celentano e Claudia Mori celebrata dal francescano Padre Ugolino Vagnuzzi amico e consigliere spirituale della coppia.

Duomo di Grosseto

Dedicato a San Lorenzo patrono della città, fu realizzato tra il 1294 e il 1302 come attesta un’iscrizione all’estremità destra della facciata. I lavori furono diretti da Sozzo di Rustichino personalità del tempo che partecipò alla realizzazione della facciata del Duomo di Siena. La facciata in bicromia bianco e rosa ha subito importanti rifacimenti nel corso dell’Ottocento miranti più a salvaguardare l’efficienza strutturale che a mantenere il carattere originario dell’edificio. Il fianco meridionale conserva alcuni tratti originali, tra cui si segnalano il portale riccamente decorato e riferibili a Sozzo sono i simboli degli evangelisti sopra i capitelli e i pilastri. L ‘interno, fortemente rimaneggiato, custodisce l’imponente fonte battesimale datato 1470 e la cornice scolpita dell’Altare della Madonna delle Grazie entrambe opera di Antonio Ghini. Nel transetto sinistro la preziosa tavola dell’Assunta di Matteo di Giovanni. Da segnalare è inoltre l’acquasantiera del Cinquecento all’inizio della navata sinistra : a base triangolare, è riccamente decorata da ornamenti floreali, tre delfini, granchi, rane e pesci, soggetti molto originali per un contesto sacro.